Divorzi da VIP e libertà di decisione

La grande storia d’amore tra il il Pupone di Roma e la conduttrice Ilary Blasi è giunta al termine.

Personalmente a me non ne frega assolutamente nulla perchè ritengano siano affari strettamente personali della coppia che in un momento di particolare tensione emotiva deve decidere il meglio per se stessi e per il futuro dei loro figli.

Quello su cui volevo soffermarmi è sugli innumerevoli rapporti coniugali del “popolino” che non si trovano sotto i riflettori dei rotocalchi.

Quante situazioni di crisi matrimoniale sono state affrontate dai coniugi con la libertà di decidere come risolvere la crepa nel vaso del proprio matrimonio?

Quel vaso creato per essere perfetto ed eterno in realtà ha tantissime crepe, piccole o grandi e per essere sempre bello e splendente necessita di continue e pazienti riparazioni. Entrambi i coniugi contribuiscono a creare le fessure del vaso ed entrambi, nella maggior parte dei casi, contribuiscono alla sua riparazione con le colle adesive della pazienza, del perdono ed anche delle rinunce riparando e lucidando il vaso per riportarlo a come era all’origine della vita di coppia e come entrambi avevano sognato di vederlo ininterrottamente fino alla fine dei loro giorni.

Anche fuori dai riflettori però il vaso può rompersi irrimediabilmente e far giungere alla separazione e al divorzio. Succede quando le rinunce, il perdono e la pazienza vengono richieste a senso unico da una delle due parti e l’egocentrismo non consente di vedere l’altro/a impedendosi di tendere al partner il ponte della ricostruzione.

I tradimenti non sono l’unico motivo di separazione ma spesso sono il colpo decisivo al vaso coniugale. Nessuna coppia reagisce con neutralità ad un tradimento. Si crea tensione, rabbia, mancanza di fiducia e persino disprezzo però ci sono coppie che riescono a superare anche queste problematiche. Ogni coppia per motivi e con modalità diverse riesce con pazienza, autonomamente o con l’aiuto di professionisti, a ricostruire il proprio vaso coniugale.

Cosa sta avvenendo alla coppia più famosa d’Italia? Affari loro! Però Francesco i Ilary non hanno la libertà di vivere e risolvere il problema all’interno delle proprie mura domestiche. Alle prime notizie di aria di crisi è partita l’affannosa ricerca da parte dei reporter e paparazzi per documentare al mondo intero le frequentazioni dei due coniugi con altri partner/amanti senza dare alla coppia la possibilità di valutare, digerire e superare questa fase di vita. Il vaso pieno di crepe, viene violentemente martellato dai gestori dei media.

Per la mentalità comune, per gli stereotipi che ci portiamo dietro nel DNA del nostro assetto sociale, i tradimenti non possono essere superati. E su questo, i social media cavalcano la notizia spingendo i due protagonisti a decisioni che esulano dalle lore reali volontà.

Lui non può perdonare lei perché verrebbe meno all’idea del maschio padrone della vita della propria donna. Se Totti accettasse di continuare la relazione con la moglie, sarebbe immancabilmente tacciato di essere “cornuto e contento” con la conseguente derisione sociale. Un grande calciatore, un uomo virile, un combattente come “er pupo de Roma” non può accettare una tale vergogna, meglio la separazione, che tanto lo fanno tutti ed è socialmente più accettabile delle corna sopportate in silenzio.

Lei non può perdonare lui, perchè deve tutelare l’immagine della donna emancipata. Se Ilary accettasse di prolungare la relazione col marito, sarebbe immancabilmente tacciata di aver “tradito l’autodeterminazione femminile” perché si sottometterebbe all’idea che le marachelle degli uomini devono essere sopportate dalle donne per il bene della famiglia. Le donne sarebbero sempre relegate al ruolo di coloro che devono sopportare tutto soffrendo in silenzio. Meglio la separazione, socialmente un dato di fatto. L’immagine di showgirl e donna emancipata ne trarrebbe maggiori benefici.

Infine, la mia convinzione è che la problematica della coppia più romantica e famosa d’Italia, dovrebbe essere vissuta solo all’interno della loro famiglia e non sui rotocalchi. Le reciproche frequentazioni con altri partner, devono avere il peso che loro decideranno di dargli, non quello stabilito dai direttori dei giornali. Tanto anche la scappatella temporanea è una cosa socialmente accettabile, oggi.

Quello che non è accettabile è che si spinga una coppia famosa all’infelicità solo per rendere il fallimento nella custodia del vaso coniugale di milioni di altre coppie, socialmente più accettabile.

Aggiornamenti sulla Carte dei Diritti fonadamentali dell’Unione Europea

L’ingresso della primavera ha risvegliato in me la spinta emotiva alla scrittura e quindi mi sono ricordato che avevo alcuni argomenti in sospeso, come se i mesi invernali me li avessero fatti mettere in letargo con l’assopimento dell’interesse. Ed ecco che sono pronto ad aggiornarvi.

Il fronte dei diritti fondamentali per me è un argomento doppiamente importante, per i diritti in se stessi che sono un indice di civilizzazione delle società e per la loro definizione all’interno della Carta Europea che è il frutto del lavoro congiunto dei rappresentanti delle nazioni che compongono la Comunità Europea. Ai miei occhi il lavoro plurale è da sempre la summa delle sensibilità di più persone; quando tali persone rappresentano popolazioni diverse che si ritrovano in indirizzi comuni di convivenza riguardo i diritti di ciascuna persona, il lavoro fatto diventa un patrimonio collettivo. La parte più difficile è quella di tramutare le parole della carta che potrebbero sembrare semplici elencazioni di principi, in mentalità comune. E qua finisce il lavoro dei politici ed inizia quello dei cittadini.

Vi lascio quindi raccomandandovi la rilettura del mio articolo sulla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea con gli aggiornamenti del 21/03 2021 provenienti, come al solito, dal sito de Lo Spiegone.