Domenica 9/6

Stamattina ho indossato i sandali, pantaloncino sportivo e t-shirt per andare al mare nonostante la caligine rendesse il cielo grigio.

Ho preparato il necessario per la mia giornata in spiaggia con asciugamani, creme solari e alcuni stuzzichini per placare gli immancabili morsi della fame.

A parte, uno zainetto con indumenti di ricambio: pantalone elegante, camicia e scarpe chiuse. Perché portare anche quel materiale?

Per andare a votare.

A votare ci si va quando si vuole, quando si può ma ci si va con l’atteggiamento di chi è conscio che sta partecipando ad un atto contemporaneamente personale e comunitario di assoluta importanza.

Ci si veste bene, ci si prepara, perché è un gesto che esprime uno dei momenti di più alta libertà. La scelta.

Non è vero che non cambia mai nulla, cambia sensibilmente il modo di governare se i governanti sanno che saranno soggetti al giudizio del popolo.

Non lasciamo che le decisioni siano prese come se fosse una contesa tra loro, tra gli occupanti del palazzo, che possano decidere in base solo ai propri umori, gelosie, invidie ed interessi personali o di partito.

Loro, i governanti e gli amministratori dei paesi, delle città, delle regioni, devono sapere che il popolo li segue, li guarda, li controlla e decide se tenerli o cestinarli tramite un gesto semplicissimo ma di massima importanza: il voto.

Nel recente film di Paola Cortellesi è stato mostrato quanto sia stato desiderato il voto, come atto rivoluzionario e di autodeterminazione. Nella pellicola viene evidenziata la prima opportunità di voto per le donne, che già di per sé è stata una novità assoluta ma solo pochi anni prima votavano solo i ricchi, non c’era il suffragio universale. E per un lungo ventennio non era stato possibile esprimere il proprio dissenso rispetto alle decisioni del governante-dittatore di turno.

Vogliamo veramente autoeliminarci questo diritto disertando il voto? No!!

Non sprechiamo questa opportunità ed esprimiamo il nostro pensiero con il gesto semplicissimo ma di immenso valore: un segno con la matita sul foglio elettorale.

Il parlamento europeo viene visto come una cosa distante dai cittadini ma influisce in moltissime decisioni del nostro quotidiano. Sentiamoci più europei e decidiamo chi e come ci deve rappresentare.

Mettiamoci il vestito buono, quello della domenica e andiamo a votare

Buona elezione a tutti.

Quanto sono davvero pericolose le nuove varianti del coronavirus? – Oggiscienza

Leggere informazioni scientifiche relative al virus, con la dovuta e dettagliata precisione, senza i toni allarmistici di alcuni giornali, ti dà la possibilità di capire meglio cosa stai leggendo e quindi riuscire ad affrontare la pandemia col giusto grado di consapevolezza per non essere spregiudicato ma nemmeno terrorizzato. Mauridibe

Tutti i virus accumulano mutazioni e SARS-CoV-2 non fa eccezione. Due mutazioni nucleotidiche al mese, stimano gli esperti, da quando il coronavirus …

Quanto sono davvero pericolose le nuove varianti del coronavirus?